Certificato di esistenza in vita: a cosa serve, come richiederlo, validità.
Scopriamo quali sono le specifiche del Certificato di esistenza in vita e quali sono i requisiti per ottenerlo.
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È il documento che certifica che la persona a cui è intestato è vivente alla data del rilascio dello stesso.
In genere serve per:
Può richiedere il certificato qualunque persona interessata che conosca i dati anagrafici (nome, cognome, data di nascita) e il comune di residenza dell’intestatario del certificato.
Il certificato può essere richiesto:
Nel caso in cui l’interessato risieda all’estero, la richiesta potrà essere inviata sempre alla Direzione del Settore per posta oppure tramite le Ambasciate o Circoscrizioni Consolari.
Il certificato ha una validità è di 6 mesi.
Può può essere utilizzato anche dopo questo termine, previa integrazione di nota in cui si specifica che le informazioni ivi contenute non hanno subito modifiche.
La dichiarazione sostitutiva di certificazione o autocertificazione, ai sensi e per gli effetti dell’art. 46 D.P.R. 445/2000 può supplire a questo tipo di certificato.
A partire dal 1° Gennaio 2012 le pubbliche amministrazioni (Comuni, INPS, Agenzia Entrate, scuole, ecc..) e i privati gestori di pubblici servizi (acqua, gas, luce, ecc.) non possono più richiedere né accettare certificazioni relative a stati, qualità personali e fatti rilasciate da altre pubbliche amministrazioni.
Tali Enti, infatti, devono acquisire d’ufficio i dati e le informazioni di interesse oppure richiedere al cittadino di autocertificarle.
Pertanto tutti i certificati verranno rilasciati con la seguente indicazione: “Il presente certificato non può essere prodotto agli organi della pubblica amministrazione o ai privati gestori di pubblici servizi”.
I modelli di autocertificazione sono disponibili sul sito dei Servizi Demografici del proprio Comune.
Ricordiamo, per concludere, che dal 15 novembre scorso è attivo il servizio che consente di ottenere i certificati anagrafici on line in maniera autonoma e gratuita.
Questo nuovo servizio e questa nuova banca dati Nazionale consente, attraverso una costante semplificazione e standardizzazione delle procedure, di offrire “servizi digitali” Facili, Accessibili, Efficienti, Sicuri.
Inoltre l’interoperabilità tra Enti, consente al Cittadino di non dover comunicare ad ogni ufficio della Pubblica Amministrazione i suoi dati anagrafici o il cambio di residenza.
Per cui se prima le identità di tutti i cittadini erano disperse in quasi ottomila comuni, oggi sono raccolte in un’unica Anagrafe.
Maggiori informazioni sono disponibili a questo link.
Fonte: articolo di Giusy Pappalardo